Casa di Alessandro Manzoni

Piazza Belgioioso, 1. (Apri Mappa)
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Descrizione

Tra le mura della casa del Manzoni tutto sembra conservarsi nel tempo. Non può lasciare indifferenti una passeggiata nelle stanze dove sono nate opere che hanno segnato tutta la letteratura italiana successiva.
Tutti a scuola hanno studiato i “Promessi Sposi” e “Il Cinque Maggio”.
È intatta la scrivania dove l’autore lavorava, nello studio in cui ricevette Garibaldi nel 1862 e Verdi nel 1868. E ancora ritratti, stampe, cimeli, custoditi e donati da storici e collezionisti come Pietro Brambilla.
La residenza di via Morone, dove l’autore visse con la famiglia dal 1814 al 1873, era uno dei più ambiti salotti letterari della città. Lì si incontravano intellettuali come Tommaso Grossi, Antonio Rosmini, Luigi Rossari, Giovanni Berchet ed Ermes Visconti. Questa storica dimora è oggi un museo dedicato.
Il giardino fu una delle ragioni che determinarono l’acquisto della casa da parte del Manzoni, che si dilettava di botanica e di giardinaggio.
In casa Manzoni, Tommaso Grossi aveva il suo studio e vi coabitò a lungo, trovandovi buona ospitalità. All’interno della casa del Manzoni si effettuavano sedute spiritiche ed esperimenti di magnetismo, allora di moda. Queste pratiche furono introdotte in casa Manzoni da Stefano Stampa, figlio di Donna Teresa, seconda moglie del Manzoni.
La raccolta delle prime edizioni manzoniane che si trova presso il “Centro Nazionale Studi Manzoniani” non è quella originale, di proprietà dell’autore, ma un dono degli eredi Treccani.