Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio

Alzaia Naviglio Grande, 122. (Apri Mappa)
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Descrizione

Nella suggestiva zona attraversata dal Naviglio Grande sorge la chiesa di San Cristoforo, tra le più caratteristiche di Milano in quanto espressione dell’architettura lombarda.
Il complesso è composto da due edifici: uno romanico eretto nel 1250 nel periodo degli scavi del naviglio e l’altro gotico, denominato “Cappella Ducale”, perché costruito da Gian Galeazzo Visconti tra il 1398 e il 1405, come segno di ringraziamento per la vittoria sui francesi.
La chiesa presenta diversi elementi di raccordo tra le due parti, ma fu nel 1625 che, abbattuto il muro divisorio, venne realizzato un unico edificio a due navate. La facciata della chiesa romanica presenta un portale in tipico cotto lombardo, aggiunto nel 1398, con un rosone gotico, gli stemmi della famiglia Visconti e della città di Milano. Notevoli anche le due arcate che collegano l'aula della chiesa più antica all'altra e le statue di legno dipinto del XIV secolo raffiguranti San Cristoforo e San Giuseppe con Bambino.La Chiesa di San Cristoforo era considerata, per il suo campanile quattrocentesco, il faro che indicava a chi arrivava dal Ticino la vicinanza a Milano. San Cristoforo, infatti, nel Medioevo era considerato il protettore dei viandanti, dei pellegrini e dei barcaioli.
Nei giorni della ricorrenza del Santo (25 luglio), nella chiesa e lungo il Naviglio si tiene dal tempo dei Visconti (24 luglio 1428) una sagra con gran concorso di folla in onore di San Cristoforo, protettore dei viandanti e degli automobilisti. Durante la sagra il parroco impartisce la benedizione alle automobili.
Sull’origine dell’edificio quattrocentesco, si narra che Gian Galeazzo Visconti lo fece costruire per un voto dell’intera cittadinanza, in occasione della fine di una pestilenza, cessata su intercessione di San Cristoforo e che causò nel 1333 migliaia di vittime.Da vedere gli affreschi quattrocenteschi e cinquecenteschi della chiesa primitiva rimasti nella parte absidale e quelli più ricchi dell’edificio più tardo.