Chiesa di Santa Maria della Pace

Via San Barnaba, 42. (Apri Mappa)
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Descrizione

La storia della Chiesa di Santa Maria della Pace ha origine nel XV secolo, quando il cavaliere Amedeo Menez de Silva, nobile portoghese fattosi francescano, decise di riunire attorno a sé un gruppo di francescani con lo scopo di diffondere la pace in una città stremata da disordini civili.
Così nel 1476, grazie a un’erogazione di Bianca Maria Sforza e del figlio Galezzo Maria, si poté cominciare l’edificazione della chiesa e del convento annesso.
La struttura, progettata dall’architetto Guinoforte Solari e consacrata nel 1497, fu intitolata alla Vergine, come invito alla pace. Tuttavia, col passare degli anni l’edificio fu sottoposto a diverse proprietà e destinazioni d’uso. Nel 1805, con l’arrivo di Napoleone, fu sconsacrato ed eletto a deposito d’armi e a scuola d’equitazione. Nel 1900 la chiesa fu acquistata dai nobili Bagatti-Valsecchi che la fecero sede di una società musicale e fu adibita a sala per concerti. Nel 1905 passò alle suore di Santa Maria Riparatrice e, dopo la riconsacrazione, fu restituita al culto. Nel 1967, lo stabile fu acquistato dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro che lo utilizza tutt’oggi per svolgere le proprie funzioni.
Oggi la chiesa quattrocentesca è un monumento d’arte lombarda e la struttura, a navata unica e costituita da cinque campate coperte da volte a crociera, è affiancata da un grande campanile cinquecentesco.
L’interno è ricco di affreschi, stucchi e dipinti realizzati nelle volte delle cappelle, capolavori eseguiti dagli artisti: Gaudenzio Ferrari, Bernardo Luini, Lorenzo Crespi e Giulio Cesare Procaccini.

All’interno della chiesa, nella cappella di sinistra dell’altare maggiore, è rappresentata la Vergine, i cui abiti sono arricchiti dal nome “pax”(pace). Il termine ricorre più volte all’interno e all’esterno della chiesa stessa, come è riscontrabile in uno dei rosoni del portale centrale. Ciò si riconduce alla nascita della chiesa voluta come simbolo di pace per la città. 
Testimonianza storica è anche l’organo imponente e ancora funzionante posto all’interno dell’edificio e che riconduce al periodo in cui la chiesa era sede della società musicale.