Palazzo della Ragione

Piazza dei Mercanti, 5. (Apri Mappa)
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Descrizione

Milano durante il Medioevo, quale aria si respirava a quel tempo? Non è necessario sfogliare libri o enciclopedie, basta fare una passeggiata tra i tanti edifici storici tra i quali Palazzo della Ragione. Scoprire i luoghi attorno cui ruotava l’attività economica e commerciale di Milano. Lasciarsi il Duomo alle spalle ed addentrarsi tra la suggestiva via e l’omonima piazza Mercanti, per ritrovarsi di fronte a Palazzo della Ragione l’ex Broletto Nuovo mediovale.
Questa è una delle zone più frequentate del centro cittadino, dove non è difficile incontrare turisti, passanti, gli stessi milanesi che passeggiano tranquillamente per godersi la città. E quel tocco di passato, rende questo angolo di Milano simile al quartiere di un antico borgo. Qui, non è raro nemmeno incontrare qualche improvvisato musicista o artista di strada.
L’edificio, costruito nel ‘200, ospitò il Comune fino alla metà del '700, sino all’arrivo di Maria Teresa d’Austria che lo volle trasformare in archivio notarile. Testimonianza medievale sia dal punto di vista storico e architettonico, si presenta di forma rettangolare con due ampie navate di portici che costituiscono una vera piazza coperta dove, al tempo dei Visconti, si svolgeva una tradizionale fiera.
Oggi il palazzo ospita mostre temporanee, esposizioni d’arte e fotografia, in una cornice d’altri tempi.
All'esterno, in via Mercanti, un bassorilievo: la “Scrofa semilanuta” (una scrofa dal pelo molto lungo sulla parte anteriore del corpo), animale storico, simbolo della città di Milano che si crede risalente alla fondazione della città da parte dei Celti, mentre verso la piazza si trova un altorilievo equestre del periodo comunale.
Infatti, una delle molte leggende attribuite alla provenienza del nome di Milano, racconta proprio di una scrofa semilanuta, dal latino “medio-lanum” ritrovata durante degli scavi dove in epoca romana sorse il centro della città l’attuale piazza Santo Sepolcro.
Broletto deriva dalla parola Brolo, che nell'alto medioevo indicava uno spiazzo erboso dove all’epoca dei comuni si teneva il mercato.
All'esterno verso piazza Mercanti, il bassorilievo equestre d'epoca comunale in stile tardoromanico.