Palazzo delle Stelline

Corso Magenta, 59. (Apri Mappa)
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Descrizione

Il Palazzo delle Stelline è situato a poca distanza dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, uno dei monumenti milanesi più conosciuti ed apprezzati. Non è un particolare da poco che lì vicino si possa andare a visitare il Cenacolo di Leonardo Da Vinci.
Da vedere nel Palazzo, gli scaloni di pietra e soprattutto il bel chiostro che crea un’atmosfera di raccoglimento e quasi di difesa dal mondo esterno. Ma per apprezzare appieno questo monumento occorre ripercorrerne un po’ la storia.
Questo antico edificio, prende il nome dall’antico monastero delle suore Benedettine di Santa Maria della Stella (“Stelline”) che, trasformato più volte nei secoli, divenne orfanotrofio alla metà del Settecento. L’edificio nacque in questo contesto caratterizzato dall’impeto di carità e di solidarietà dei milanesi che non voleva dimenticare l’infanzia abbandonata e bisognosa. Nel tempo, del Palazzo se ne fece un altro uso. Trasferite le ragazze agli inizi degli anni Settanta, il complesso venne acquistato dal Comune di Milano. Nel 1986 l'amministrazione milanese e la Regione Lombardia hanno poi costituito l'omonima fondazione per conservare il palazzo e promuoverne la vita culturale.
Che cosa si fa oggi in questo edificio? Possiamo dire che è una location di pregio per congressi, convegni, dibattiti, manifestazioni e anche corsi. Qui, ogni anno, si svolgono infatti più di 1300 iniziative e sono oltre 100 mila le persone coinvolte. Si tratta di numeri che offrono uno spaccato di quanto sia ricca e vivace la vita culturale, sociale ed economica della città, nonché del suo territorio.La storia delle Stelline è legata alla storia dei Martinitt, un'istituzione di assistenza a orfani che risale addirittura al Cinquecento.
San Gerolamo Emiliani, figlio di un senatore veneziano, dopo la propria liberazione dalla prigionia di guerra e in segno di riconoscenza verso la sorte, radunò gli orfani della città lagunare in una sua proprietà. Un milanese, Francesco Sforza, lo venne a sapere e gli offrì la possibilità di ospitare gli orfani presso l'oratorio di San Martino di Milano, in un palazzo nell’attuale via Manzoni. Quegli orfani vennero chiamati Martinitt, e ragazze Stellin (le Stelline). Alcuni di loro, grazie alla solidarietà dei benefattori, alla formazione, e alla voglia di emergere, divennero protagonisti della vita milanese.
Nello “spedale dei poveri mendicanti e vergognosi della Stella”, a metà del ‘600, la presenza degli adulti venne limitata, privilegiando l’infanzia bisognosa e orfana, fintanto che nel 1788 divenne esclusivamente Orfanotrofio femminile, per volere di Francesco II. Le Stelline vi rimasero per tre secoli, fino a 1971. Durante il periodo bellico (1942-44) le due associazioni, Martinitt e Stelline si unirono per poi dividersi ancora, fino agli anni ’70, quando la sede di Via Pitteri (Martinitt) venne trasformata in comunità-alloggio e il Palazzo delle Stelline in sede di Congressi e Mostre.
Il visitatore e lo studioso che volessero immergersi nei secoli passati possono accedere al Museo Martinitt e Stelline, qui ospitato e aperto al pubblico dal 2009, che raccoglie tutta la documentazione degli orfanotrofi dal 1800 al 1960, insieme a una collezione di quadri e ai libri di lettura degli orfani: particolarità del museo sono i percorsi interattivi, grazie ai quali i visitatori non solo possono agevolmente consultare i materiali d'epoca in formato elettronico, ma anche, di volta in volta, rispondere alle domande del maestro, lavorare nella stireria, leggere le storie dei benefattori, come dei virtuali martinitt.

Il complesso ospita vari istituti: la Rappresentanza a Milano dell'Unione Europea, l'Istituto per il Commercio con l'Estero, il Centro Culturale Francese e la Fondazione Eni Enrico Mattei, oltre al Centro Congressi, alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese e alla Sede Milano Stelline del Credito Artigiano.