Porta Ticinese

Piazza 24 Maggio, 2. (Apri Mappa)
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Descrizione

Porta d’accesso nella zona sud della città, l'arco di Ticinese fu costruito per celebrare la vittoria di Napoleone Bonaparte a Marengo. Oggi è considerata uno degli esempi più alti del neoclassicismo milanese. Sorge al centro di piazzale XXIV Maggio, ed è opera dell’architetto Luigi Cagnola (Milano1762– Inverigo 1833).
Attorno alla monumentale Porta si sviluppano alcuni elementi urbanistici ancora fondamentali per Milano, quali: la Basilica di Sant’Eustorgio ed il Corso di Porta Ticinese, la darsena e Corso san Gottardo.
A tutt'oggi Porta Ticinese è rimasta espressione di due eventi che rinnovano la tradizione religiosa dei milanesi: la processione dei Re Magi, in occasione della festa dell'Epifania del 6 gennaio, e l'ingresso a Milano del nuovo Arcivescovo che prende possesso della diocesi ambrosiana.
In passato porta Ticinese era chiamata Porta Cicca. Il nome va riferito al tempo della dominazione spagnola, cui risale questa Porta, essendo la più piccola delle Porte di Milano era stata battezzata “Chica” (pron. “cica”), ossia, letteralmente “bambina, piccolina”. In epoca romana, era detta “Via carraria”, o di “Porta Marzia”, per la presenza di un tempio dedicato al dio Marte.
Dal 1800 al 1814, durante la dominazione francese, fu chiamata “Porta Marengo” (in dialetto “Porta Marenca”), per festeggiare la vittoria di Napoleone a Marengo, il 14 giugno 1800.
Corso san Gottardo un tempo era chiamato in dialetto “Borg fi formaggiatt” (borgo dei formaggiai), per i tanti caseifici che vi sorgevano.