Rotonda della Besana

Via Enrico Besana, 12. (Apri Mappa)
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Descrizione

Se si desidera qualcosa di insolito, in questa città, ci si può accostare alla Rotonda di via Besana. Se fossimo a piedi e volessimo gustare la città con calma e anche perdendo un po’ di tempo, questo è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi. Insolito, romantico, misterioso. Consigliato ai curiosi, perché guardando dall’esterno non si può sapere bene che cosa celi. Diciamo che è come un gioiello prezioso, che si fa apprezzare perché incastonato nella Milano di tutti i giorni, dove sfreccia il traffico delle automobili mentre case e palazzi moderni la fanno da padrone. E’ difficile non accorgersi di questo spazio architettonico pensato in un’altra epoca ma che riesce bene a vivere anche ai nostri giorni.
Il Settecento, secolo dell’originalità artistica e soprattutto architettonica sembra abbia voluto concretizzarsi a Milano in questo monumento, uno spettacolo di forme tondeggianti sia per chi avesse la fortuna di osservala dall’alto, sia per chi è immerso nei suoi giardini interni. La Rotonda è composta dalla chiesa di San Michele detta ai “Nuovi Sepolcri” che, consacrata nel gennaio del 1700, è circondata da un portico a forma circolare con un ottagono centrale. Un intreccio di volte e colonne divenuto nel tempo meta ricercata per eventi e manifestazioni. Un luogo che favorisce la socializzazione tanto che durante l’estate ospita cicli di proiezioni cinematografiche aperte al pubblico. Un luogo questo da vivere e da scoprire.La “Rotonda” nasce nel 1695 come “Foppone”, ovvero cimitero, per i morti della Cà Granda (Ospedale Maggiore oggi Università Statale) in un terreno situato sotto le mura dei Bastioni. Un numero ancora imprecisato di cripte molto profonde sono dislocate sotto la pavimentazione del portico che circonda la chiesa. Si tratta dei loculi nei quali furono radunate e poi murate le salme: fino al 1782 raggiunsero il numero di centocinquantamila e solo nel XIX secolo venne bonificata.
Nel 1808 il Vicerè d’Italia Eugenio di Beauharnais voleva destinare questo luogo a Pantheon del Regno, dove dare sepoltura agli uomini illustri d’Italia. A seguito della caduta di Napoleone il progetto non venne mai concretizzato.